Il Comitato Direttivo e i ricercatori degli istituti coinvolti in ANTÌBIO hanno preso parte al kick-off meeting del 14marzo 2022.

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Ha presieduto il kick-off meeting Giuliana Impellizzeri, Ricercatrice Senior presso l’Istituto per la Microelettronica e Microsistemi (IMM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Principal Investigator (PI) del progetto ANTIBIO.

Giuliana Impellizzeri ha aperto il kick-off meeting.

Ha accolto i colleghi dell’IMM-CNR (capofila del progetto ANTIBIO), lo staff dell’Istituto per Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB) del CNR (partner del progetto ANTÌBIO), i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Chimica Fisica e Biofisica (NICPB) Estone (partner del progetto ANTÌBIO). All’incontro hanno partecipato Greentech, start-up che supporta le imprese nello sviluppo di soluzioni innovative su scala industriale per il trattamento delle acque reflue, e Medivis, azienda farmaceutica, che ha già dimostrato il proprio interesse per il progetto.

Dopo il discorso di benvenuto,
Vittorio Privitera (IMM-CNR), Direttore dell’IMM (uno degli istituti del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia del CNR) ha presentato l’IMM come un esempio virtuoso di istituto di ricerca.

Successivamente,
Giorgia Franzò (IMM-CNR), vicedirettore dell’Unità IMM di Catania, ha introdotto l’Unità che ha sede presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Catania. Il gruppo IMM, negli ultimi otto anni, ha acquisito un’eccezionale conoscenza e visibilità internazionale riguardo i fotocatalizzatori nanostrutturati per applicazione nella bonifica delle acque reflue.

Giuliana Impellizzeri ha descritto in dettaglio il progetto ANTIBIO (panel “Capitale naturale e risorse per il futuro dell’Italia” nell’ambito delle “Linee Guida al Piano Attività Triennale CNR 2020-2022 – Progetti di Ricerca @CNR”). Ha discusso le motivazioni, la strategia scientifica, gli obiettivi, il team, il programma di finanziamento, il piano di lavoro ed i work packages (WP). Ha discusso le motivazioni, la strategia scientifica, gli obiettivi, il team, il programma di finanziamento, il piano di lavoro ed i work packages (WP). Giuliana Impellizzeri ha illustrato le principali attività del WP1 (Management and Coordination) e del WP5 (Dissemination and Exploitation), che sono i WP trasversali all’intera azione.

Maria Cantarella, ricercatrice IMM-CNR,
ha tenuto una presentazione informativa sulla ricerca scientifica sviluppata presso l’IMM nell’ambito di ANTÌBIO. In particolare, ha discusso del processo di imprinting molecolare e delle sue potenzialità in relazione alla fotocatalisi. Il principale compito scientifico dell’IMM-CNR nell’ambito del progetto consiste nella progettazione e nella sintesi di nanomateriali inorganici attivabili da irraggiamento di luce UV. Ha anche presentato alcuni risultati preliminari sulle nanopolveri di biossido di titanio sintetizzate usando il timo, seguendo un approccio green.

Giuseppe Nicotra, ricercatore presso IMM-CNR,
ha presentato l’infrastruttura BeyondNano, mostrando le capacità della microscopia elettronica a trasmissione e il suo ruolo nel progetto. Infatti, analisi accurate di microscopia elettronica a trasmissione (TEM), spettroscopia a raggi X a dispersione di energia (EDS) e spettroscopia di perdita di energia elettronica (EELS) saranno eseguite presso l’infrastruttura di ricerca BeyondNano su campioni selezionati.

Dopo una pausa di 30 minuti,
Sabrina Carroccio (IPCB-CNR)coordinatrice dell’unità IPCB, ha introdotto il proprio Istituto, appartenente al dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologia dei Materiali del CNR. L’IPCB ha un rinomato profilo internazionale in ogni area della chimica dei polimeri, compresi gli studi di sintesi, caratterizzazione, degradazione e rilascio di molecole. Sabrina ha descritto in dettaglio le attività ei progetti del gruppo EnJoiPol (Environment Joins Polymers).

Roberta Puglisi (IPCB-CNR)
ha presentato l’attività scientifica del gruppo in relazione al progetto ANTÌBIO. Il compito principale dell’unità IPCB sarà la progettazione e la sintesi di nanomateriali organici attivi per irraggiamento di luce visibile. Ha anche mostrato alcuni risultati preliminari.

Anne Karhu (NICPB)
coordinatrice del team estone, ha fornito una panoramica dell’istituto NICPB, che è tra i primi al mondo negli studi sulla nanoecosicurezza. Ha descritto al pubblico i test di eco-sicurezza utilizzando come modelli sensibili alghe, dafnidi e batteri Vibrio fischeri. Questi test saranno impiegati nell’ambito del progetto in modo da garantire la sostenibilità del materiale in acqua.

L’ultima parte della riunione è stata dedicata ai risultati imminenti e alle pietre miliari. Giuliana Impellizzeri ha fatto riferimento al diagramma GANTT del progetto mostrando, tra l’altro, i deliverable e le milestone previste nel primo periodo. L’incontro si è concluso con le ultime osservazioni conclusive.